


26 Feb PASSO DOPO PASSO, CERCANDO LA PERFEZIONE, FINO AL GIORNO DEL SI’
Amiche mie, questa settimana proveremo a capire come strutturare l’organizzazione delle nozze, e in particolare ci focalizzeremo sull’approccio ai preparativi, che rappresenta la fase più delicata dell’intero regime di pianificazione.
Il primo incontro con gli sposi è quasi un rituale propiziatorio di preistorica memoria. C’è un momento chiave che non può essere eluso. Il confronto con la coppia deve proiettarmi nel futuro prossimo della cerimonia e aprirmi uno scenario definito nei dettagli. La prima cosa che mi preme comprendere è la natura del legame delle persone che ho di fronte. Conoscere la loro storia e le ragioni che li hanno condotti ad allestire il campo per il magico sì mi consente di strutturare l’architettura del matrimonio.
Così, tra un caffè e un calice di bollicine, chiedo loro due cose: cosa vi aspettate dal vostro matrimonio? E cosa volete che resti impresso nella mente dei vostri invitati?
Il primo elemento da progettare è il “look” degli inviti. Sono il primo approccio al matrimonio da offrire agli invitati. Rappresentano un accenno di ciò che sarà, ecco perché devono essere coerenti con il resto. Per progettare gli inviti è necessario, tra gli altri, il supporto del grafico e del flower designer, ma non solo. Si comincia a mettere in moto la squadra dei professionisti.
Dalla partecipazione di nozze si delinea il cerimoniale che farà da protagonista il giorno del matrimonio. E’ fondamentale che il tipo di carta, il colore ed il font rispecchino la natura degli sposi e dell’evento che intendono ricreare. Un elemento chiave che potrebbe emergere dall’invito è l’eventuale adozione del dress code, che deve essere specificata con rigorosa forma.
Da qualche tempo ho cominciato a “personalizzare” il momento della consegna degli inviti agli sposi. Mi piace omaggiare la sposa con un piccolo dono significativo. Non starò qui a specificare cosa, di certo l’intento è quello di lasciare un pegno nuziale che sia benaugurante e al tempo stesso un elemento di raccordo che proietti la coppia nel vivo dell’organizzazione.
Ci tengo poi a fare una considerazione. Ogni matrimonio deve essere perfetto. Nella sua formalità o informalità, nella sua sobrietà o appariscenza, nelle sue note tradizionali o in un mood eccentrico e stravagante. E’ fondamentale per me trovare il filo d’unione che lo renda speciale. Gli sposi e il loro racconto saranno la mia ispirazione. Tutto parte da lì. Il loro carattere, il loro brio. Non devono preoccuparsi di nulla, sarò i loro occhi e le loro braccia.
Devo anche precisare che sono una wedding planner molto puntigliosa. Lavoro in anticipo, ci sono dei tempi che non possono essere evasi. Ogni struttura di componimento deve essere ultimata con largo anticipo. Gli sposi devono avere il tempo per aggiungere dettagli e togliersi qualche voglia.
La cosa che però mi preme sottolineare è che entrambi devono arrivare all’appuntamento esplorativo con una check list già definita. E’ fondamentale. Devo avere contezza del target degli invitati. La presenza di bambini ad esempio richiede la presenza di animatori dedicati. Avere una larga visione del parterre della cerimonia vale una spunta obbligatoria per progettare il tipo di evento.
L’unico momento nel quale una wedding planner non entra, è la scelta dell’abito. E’ importante che il vestito della sposa sia il protagonista della condivisione familiare e al tempo stesso l’espressione del sogno femminile. Una volta fatta la scelta però è importante che io lo veda, perché l’abito è il vero motore dell’organizzazione. Dal tessuto, dal colore, dal motivo piuttosto che dalla scollatura si deciderà la natura del matrimonio. Nulla riesce ad elevare i miei sensi quanto il contatto col tulle e col corpetto.
Infine una raccomandazione per la coppia: vi prego, non abbiate timore di rivolgere a me i vostri dubbi. Non ci sono domande sciocche e neppure consigli matematicamente giusti. Quello che posso dirvi è che sarò sempre pronta a guidarvi, che sarò al vostro fianco nell’ombra e anche al sole quando lo vorrete. Per cui tuffiamoci in questo mare assolato, sarà meraviglioso un domani ricordare la sensazione dell’acqua salata.
Virginia Mòllica